Completata la riqualificazione e posato il nuovo arredo di corso Vittorio Emanuele, sabato 6 aprile è stato il momento dell’inaugurazione ufficiale, con il taglio del nastro del sindaco Mattia Palazzi affiancato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Nicola Martinelli e altri assessori.
La giornata di festa è stata accompagnata dalla musica di quattro bande, quelle della Città di Mantova, di Viadana, di Castellucchio e di Gazoldo degli Ippoliti. I bambini sono saliti sui giochi gonfiabili e sugli scivoli e infine sono entrati in azione gli artisti di strada con acrobazie, giochi circensi e di magia.
Il primo cittadino ha lanciato l’idea di riservare ai pedoni un sabato al mese, o ogni due mesi, corso Vittorio Emanuele lasciando spazio ai giochi per i bambini, eventi musicali e spettacoli, visto il successo di pubblico di sabato, con tante famiglie, turisti e mantovani desiderosi di riappropriarsi del corso libero dalle auto. Uno scenario che ha evidentemente colpito il Sindaco, convinto dell’opportunità di ripetere l’esperimento anche in futuro.
“Sognavamo proprio un giorno come questo – ha detto Mattia Palazzi -. Vedere tanta gente in uno spazio urbano che ritrova la vita. Abbiamo davanti a noi una sfida culturale: dobbiamo recuperare il senso del tempo e vivere gli spazi. In molti in passato hanno preferito non fare per evitare polemiche. E invece qui ora la gente camminerà e questo porterà vantaggi anche al commercio. Il primo grazie va a chi ha sofferto per il cantiere, residenti e commercianti”.
Nella viabilità è stata introdotta la novità della pista ciclabile che si collega con il cavalcavia e Belfiore in un percorso che favorisce la mobilità sostenibile, mentre la circolazione delle auto è sostanzialmente riconfermata e rimane a due corsie. Le soste degli autobus sono state mantenute sul lato de parcheggio delle auto. Sono stati creati gli spazi di sosta per i disabili e le aree di carico-scarico. Complessivamente gli interventi costati 2 milioni e 420 mila euro.
Lo spazio urbano così rinnovato cerca di far convivere una mobilità carrabile adeguata, insieme ad una riappropriazione fisica dello spazio da parte del cittadino, una scelta che aspira a restituire la città alle persone, migliorando anche la fruibilità degli esercizi commerciali, consentendo al contempo l’attraversamento e la sosta. Una scelta strategica del progetto ha riguardato la creazione della pista ciclabile e l’annullamento dei dislivelli tra marciapiedi e sede stradale che ha annullato le barriere architettoniche; sono stati introdotti elementi separatori (paletti, fioriere, sedute/panchine) che assicurano la sicurezza di fruizione degli spazi pedonali.
L’area è stata completamente ripavimentata con un sostanziale mantenimento dei materiali utilizzati precedentemente, in particolare il porfido. Sono state realizzate alcune piazzole in lastre di granito in modo da accentuare e valorizzare alcune presenze architettoniche disposte lungo il viale di fronte alla chiesa di Sant’Orsola a quella di Ognissanti.
Nella parte del corso che guarda verso la fontana sono state messe a dimora alcune piante per garantire spazi di ombra. Tutti gli arredi (quali paletti dissuasori, cestini rifiuti, portabici e fioriere) sono in acciaio corten, quindi con cromie coerenti con la pavimentazione in porfido con gli arredi già predisposti nelle strade e piazze del centro storico. E’ stata anche rifatta l’illuminazione generale con luci a led che valorizzano corso Pradella, le chiese e i palazzi storici.