È Beatrice Caruso il nuovo direttore della Medicina di Laboratorio di ASST Mantova. La professionista, 60enne di Verona, proviene dall’omologa struttura dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, sede di Borgo Trento, attualmente diretto dal professor Giuseppe Lippi, dove lavorava dal 1991. Vincitrice del concorso bandito dall’Azienda Socio Sanitaria di Mantova, la Caruso subentra ad Antonella Bassi, direttore facente funzione dal 2017, che l’azienda ringrazia per il prezioso lavoro svolto in questi anni.
Prima dell’esperienza professionale veronese, Beatrice Caruso aveva prestato la sua attività per alcuni anni all’ospedale di Legnago. Laurea nel 1984 all’Università di Verona, durante gli studi universitari ha frequentato l’Istituto di Scienze Immunologiche, ospedale di Borgo Roma, diretto dal professor Giuseppe Tridente. A Padova ha conseguito la specializzazione in Patologia Clinica, sotto la direzione del professor Angelo Burlina. Nello stesso ateneo, in precedenza, un’ulteriore specializzazione in Allergologia Clinica. Si è sempre occupata di diagnostica in vitro, è esperta di ipersensibilità agli imenotteri e di mastocitosi. Ha potuto inoltre approfondire in questo ambito il campo oncologico ed endocrinologico.
“Il Laboratorio analisi – commenta la specialista – è una colonna portante della diagnostica, in quanto è in grado di definire le patologie e può essere di supporto, insieme ad altre specialità come la radiologia e l’anatomia patologica, non solo alla struttura ospedaliera ma a tutto il territorio. Cercherò di indirizzare la nostra attività verso l’appropriatezza delle richieste e l’attenzione ai valori critici, che possono influire sulla valutazione del rischio clinico”.
Il nuovo primario descrive la struttura che si appresta a dirigere come una realtà complessa, caratterizzata dalla compresenza di molteplici discipline: microbiologia, biologia molecolare, tossicologia e diagnostica immunometrica (allergologia, autoimmunità, indicatori di neoplasia, endocrinologia e proteine). Sottolinea poi l’importanza fondamentale dell’attività laboratoristica di emergenza-urgenza, svolta 24 ore su 24, che comprende la chimica clinica, la patologia ematologica, coagulativa e in parte microbiologia e tossicologia, interessando gli ospedali di Mantova, Asola e Pieve di Coriano.
“Questa complessità – prosegue la dottoressa Caruso – necessita di integrazione e collaborazione tra tutte le figure professionali coinvolte. I miei maestri, i professori Tridente e Burlina, mi hanno insegnato che tutto il personale è un capitale professionale e umano, che deve essere valorizzato dal direttore. Dovremo anche affrontare una ristrutturazione del laboratorio, che prevede tra l’altro l’inserimento di nuove strumentazioni ad alta complessità di automazione. Dobbiamo quindi operare in sinergia anche con la struttura Tecnico Patrimoniale e i Sistemi Informativi”.