Anche a Mantova, come in tutta Italia ad eccezione di Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta, sabato 4 gennaio inizieranno i saldi invernali, che per sessanta giorni consentiranno ghiotte occasioni di shopping.
A ricordarlo è FederModaMantova, la categoria che rappresenta i commercianti del settore moda aderenti a Confcommercio. Questi saldi interesseranno 15,6 milioni di famiglie (su un totale di 26 milioni di famiglie italiane quindi oltre il 50%), muoveranno in totale 5,1 miliardi di euro con una spesa media a famiglia di 324 euro, circa 140 euro a persona.
Un rito collettivo, quello delle vendite di fine stagione, che muove migliaia di persone a caccia dell’affare e che contribuisce a rianimare vie e centri dei comuni mantovani. “Saranno saldi in linea con quelli dello scorso anno – commentano gli imprenditori del settore – ma avranno il pregio di risvegliare i consumi, siamo ottimisti”.
“Le vendite di fine stagione rappresentano un momento molto importante per gli operatori del fashion retail, le maggiori entrate permettono infatti di affrontare con maggior serenità le prossime scadenze – aggiunge il presidente cittadino di Confcommercio Stefano Gola – Il 2020 sarà un anno all’insegna della sostenibilità anche per il settore moda e gli stessi saldi saranno ‘sostenibili’: i consumatori potranno fare acquisti consapevoli dal punto di vista non solo socio-economico, ma anche etico-ambientale. Comprare nei negozi di prossimità, quelli che animano i nostri centri urbani, significa infatti scegliere colori e tendenze dei prodotti di moda, toccare con mano la qualità, provare e trovare le taglie e le misure giuste, a prezzi molto competitivi e senza ansie di attese di un corriere o di dover ricorrere a fastidiose procedure di reso. Senza contare che gran parte dei prodotti acquistati online arrivano a destinazione, in strade e città sempre più intasate ed inquinate, con pacchi ed imballaggi che dovranno essere poi smaltiti. Per questo Confcommercio ha chiesto e apprezzato l’introduzione della web digital tax per i colossi del web che vendono in Italia auspicando una regolamentazione comune da parte della Ue, ma occorre fare ancora di più per sostenere le attività che rendono vive le nostre città con più luce, decoro, sicurezza, relazioni. Comprare nei negozi è certamente più sostenibile dal punto di vista ambientale e decisamente molto più stimolante dal punto di vista relazionale ed emozionale”.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federmoda ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
4. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili).
Per certificare la qualità dei saldi offerti, anche quest’anno gli imprenditori di FederModaMantova aderiscono all’iniziativa nazionale ‘Saldi Chiari’, impegnandosi ad osservare determinati requisiti a garanzia del consumatore, contenuti in un apposito decalogo. Tra questi, oltre al rispetto della normativa in materia di saldi, vi è l’impegno a cambiare i capi della taglia sbagliata o, se non disponibile, a rilasciare un buono di pari importo, consentire la prova dei capi, garantire lo stesso prezzo in tutti i punti vendita della stessa catena, informare il cliente dei costi di sartoria o riparazioni eventualmente a suo carico. Le attività aderenti all’iniziativa ‘Saldi Chiari’ saranno riconoscibili dalla relativa locandina esposta in negozio.