Comune di Mantova, Fondazione Palazzo Te, Complesso Museale Palazzo Ducale e Fondazione di Palazzo d’Arco hanno firmato un accordo che istituisce un biglietto unico per le tre stanze “pictae” della città: la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna a Palazzo Ducale, la Sala dei Giganti di Giulio Romano a Palazzo Te e la Sala dello Zodiaco di Falconetto a Palazzo d’Arco.
Il nuovo ticket è l’esito di un accordo di portata storica: per la prima volta le due istituzioni museali più importanti della città lavorano insieme per la promozione del patrimonio culturale di Mantova, confermando la strategia del biglietto unico sperimentata per la mostra di Giulio Romano, e in previsione di future sinergie. Sarà acquistabile dal 1° settembre al costo di 19 euro e consentirà l’accesso alle tre camere di committenza gonzaghesca, includendo i percorsi di vista dei Musei Civici di Palazzo Te e di San Sebastiano, del Complesso Museale di Palazzo Ducale e del Museo Archeologico. Anche questo nuovo biglietto, rientra nel Piano Mantova dell’Amministrazione Comunale, per il rilancio della città.
“Due esperienze artistiche e visuali straordinarie, estese giustamente a Palazzo d’Arco – dichiara Il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi – si legano finalmente tra loro grazie ad un accordo che abbiamo fortemente e tenacemente perseguito. Il turista che giunge a Mantova e il cittadino appassionato hanno un’occasione in più per rendere concreto il loro viaggio, che poi si lega a tante altre bellezze presenti nel nostro ricchissimo patrimonio culturale. Mantegna e Giulio Romano sono due facce della stessa rivoluzionaria creatività. Vissuti in tempi diversi hanno saputo interpretare in modo moderno e magistrale l’Umanesimo e il Manierismo. Così, salutando il giusto approccio di tutela e di rinnovata presentazione di capolavori inestimabili, ricordiamoci come da questi tempi difficili occorre uscire con una nuova forza e una nuova proposta complessiva, che abbia in sé tutto il passato e tutto il nostro futuro. Lasciatemi dunque esprimere un plauso che accomuna certamente tutti i mantovani.”
“Siamo molto felici di collaborare – commenta il direttore ad interim del Complesso Museale di Palazzo Ducale Emanuela Daffra – con alcune istituzioni culturali cittadine per promuovere anche in questo modo un territorio straordinario. Il percorso museale di Palazzo Ducale offre al visitatore un’esperienza ricca e articolata, tra capolavori d’arte, sale sontuose e giardini profumati, fornendo una chiave di lettura per la storia della città di Mantova. Per essere compreso appieno però anche Palazzo Ducale non può restare isolato ma deve calarsi in un più ampio itinerario urbano, che lo illumina, lo spiega e lo rende ancora più ricco e interessante. Per questo era doveroso trovare e consolidare alleanze non effimere che, in questo caso, nascono sotto il segno della capacità illusionistica della pittura“.
“L’offerta culturale della città di Mantova nell’area del patrimonio culturale e dell’arte visiva – commenta il Direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni – è storicamente incardinata nell’azione del Museo Nazionale di Palazzo Ducale e del museo di Palazzo Te. Per molto tempo si è immaginato, diciamo pure sognato, di sviluppare una reale alleanza tra Stato, Comune e Fondazione Palazzo Te finalizzata a migliorare l’azione culturale e promozionale della città. Questo risultato, difficile e fondamentale, viene oggi realizzato per la prima volta e si integra con la collaborazione, preziosa, con Palazzo d’Arco. Non si tratta infatti di una alleanza temporanea, finalizzata ad un evento, ma del riconoscimento di un percorso “necessario”, duraturo, che lega assieme le tre meravigliose stanze “pictae”.”
“L’attuale situazione, che si spera essere per noi la coda di una pandemia dal segno profondo – commenta il Presidente di Fondazione Palazzo d’Arco Livio Giulio Volpi Ghirardini – impone la revisione anche delle proposte di visita della nostra Città. Per rendere il turismo più agile e di immediato utilizzo nasce l’offerta del collegamento di punti salienti e rappresentativi di interessi coevi, e tra loro strettamente collegati nell’illuminato mondo umanistico, quali la gestione del potere, la magnificenza del vivere e la suggestione dei segni astrali che ne governano gli sviluppi. Quale migliore sintesi si può concretizzare in Mantova se non quella di tre luoghi di eccellenza, quali appunto: la Camera degli Sposi, la Camera dei Giganti e la Sala dello Zodiaco di Palazzo d’Arco?”