Incontri, dialoghi, laboratori, mostre, visite guidate in luoghi insoliti e molto altro ancora per raccontare le Metamorfosi del nostro tempo, dalla produzione al consumo consapevole di cibo fino ai grandi temi di attualità, dalla sostenibilità ambientale ai cambiamenti climatici. Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da Frame – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, il Food&Science Festival esplora il tema portante della sua quarta edizione nel consueto intreccio di scienza e alimentazione, da venerdì 2 a domenica 4 ottobre a Mantova e online, attraverso un palinsesto ampio e pluridisciplinare.
Tanti gli ospiti internazionali che alterneranno le proprie voci, esperienze e professionalità per offrire una panoramica sui cambiamenti globali in corso, incontrando il pubblico dal vivo o raggiungendo la vasta platea virtuale di sito e social. Per iniziare, attesi a Mantova due nomi di assoluto primo piano in ambito ambientale e psicologico: Wim de Vries, professore di analisi sistemica ambientale presso la Wageningen University, e Charles Spence, professore di psicologia sperimentale e direttore del Crossmodal Research Laboratory di Oxford. Entrambi in programma sabato 3, il primo dialogherà con Francesco Mastrandrea Presidente Nazionale dei Giovani di Confagricoltura – ANGA spiegando La chimica della sostenibilità ambientale (ore 15, Palazzo della Ragione), mentre il secondo, tra i massimi esperti nella percezione multisensoriale e nella progettazione delle esperienze, racconterà segreti e curiosità della Gastrofisica, la scienza che studia il rapporto tra percezione sensoriale e alimentazione, al centro del suo ultimo libro pubblicato in Italia da Readrink (ore 16, Piazza Leon Battista Alberti).
Relazioni nascoste, come titola l’incontro che la vede protagonista, sono anche quelle esistenti tra piante e batteri, la cui interazione rappresenta una possibile chiave per l’agricoltura del futuro. A parlarne, nella prima delle conferenze digitali, la vicepresidente dell’European Research Council Eva Kondorosi, intervistata sabato dal giornalista scientifico Marco Ferrari (ore 11.45). Al difficile rapporto tra scienza e percezione del pubblico guarderà invece Dominique Brossard, docente di comunicazione strategia e comunicazione del rischio all’Università del Wisconsin-Madison, muovendosi dai cambiamenti climatici agli OGM (ore 14), seguita dalla coppia di curatori dell’American Museum of Natural History Ian Tattersall e Rob De Salle, che insieme ripercorreranno La storia naturale della birra (Codice) guidandoci in un’indagine a tutto campo su una delle bevande più amate e degustate in tutto il mondo (ore 15.15).
Proseguendo con la giornata, due interrogativi costituiranno il fil rouge degli incontri con Rachel Herz e Naomi Oreskes: la prima, neuroscienziata americana specializzata nello studio della percezione e delle emozioni, dialogherà con la collega Anna D’Errico, neuroscienziata e divulgatrice scientifica della Goethe Universität di Francoforte specializzata in olfatto e profumi, per spiegarci Perché mangiamo quel che mangiamo (ore 16.45), mentre la seconda, storica della scienza presso l’Università di Harvard, intervistata dal giornalista scientifico Fabio Turone, rivelerà perché il carattere sociale della conoscenza scientifica è la sua più grande forza e la ragione principale per cui possiamo fidarci di essa (ore 18.30, in collaborazione con il CICAP Fest EXTRA).
E se l’appuntamento online della domenica mattina vede in video, il ricercatore del Roslin Institute dell’Università di Edimburgo Simon Lillico pronto a guidarci lungo le inesplorate e nuove diramazioni sul sentiero delle biotecnologie applicate all’allevamento andando Dalla pecora Dolly all’editing genomico (ore 12), nel pomeriggio le luci tornano ad accendersi sul settore alimentare. Alle 15.15 l’imprenditrice agricola Deborah Piovan intervisterà la docente dell’Università della California Davis Pamela Ronald, il cui libro Tomorrow’s Table, scritto a quattro mani con il marito e agricoltore biologico Raoul Adamchack, ha segnato un punto di svolta nella comunicazione pubblica della genetica agraria, mentre alle 17.15, sarà il “Curious Cook” Harold McGee, saggista di fama internazionale, già inserito dal “Times” nell’annuale lista dei 100 personaggi più influenti, a raccontare i legami tra scienza e cultura in cucina introdotto dal chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini.