Il Museo diffuso del Risorgimento si appresta a divenire realtà: con la firma del “Protocollo d’intesa per la definizione e la finalizzazione di azioni condivise”, tra gli enti aderenti, si sono gettate le fondamenta per la concretizzazione effettiva del progetto.
Il MudRi si richiama al concetto che esprime l’interconnessione tra il patrimonio immateriale e materiale del territorio e i beni conservati nei suoi musei. Nel caso specifico, il MudRi (acronimo di Museo diffuso del Risorgimento) intende dar vita a una rete che mette in relazione le emergenze storiche e le peculiarità memoriali presenti nel territorio. Per la sua estensione che comprende comuni delle regioni Lombardia e Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, il MudRi è suddiviso in nove aree, individuate in base alla omogeneità dei fatti storici che vi si sono svolti e alla loro geografia.
La finalità prioritaria è conservare, conoscere, interpretare, valorizzare e promuovere il complesso dei beni culturali (musei, monumenti, ville, fabbricati rurali storici, ossari, cippi, targhe e testimonianze materiali, immateriali e paesaggistiche) dei territori interessati dalle campagne militari del Risorgimento.
Obiettivi:
- a) la creazione di un sistema di servizi di accoglienza per porre in essere iniziative atte a facilitare la lettura del patrimonio risorgimentale materiale e immateriale;
- b) l’individuazione di un sistema condiviso che regolamenti la modalità di comunicazione del patrimonio artistico e monumentale;
- c) la definizione di un programma di educazione al patrimonio storico e di interventi formativi e di didattica della storia, ivi compresa la possibilità di pervenire a pubblicazioni e alla produzione di contributi filmati a sostegno delle iniziative previste per la promozione dei territori dei Comuni interessati, per la formazione di operatori e fruitori;
- d) l’accordo secondo linee omogenee e unitarie sui programmi celebrativi e commemorativi;
- e) la ricerca di collaborazione con gli enti e gli istituti storici del territorio, e le associazioni locali interessate alle tematiche in parola;
- f) la definizione di un programma di manifestazioni per la valorizzazione dei beni risorgimentali e dei contesti territoriali;
- g) la predisposizione in forma congiunta e coordinata di un primo programma strategico di valorizzazione territoriale per partecipare agli avvisi e alle linee di finanziamento regionali, ministeriali e comunitarie e/o ai bandi delle fondazioni bancarie
La Provincia di Mantova, nei mesi scorsi, aveva presentato ai comuni e alle associazioni dell’area geografica interessata dalle campagne militari del Risorgimento l’idea progettuale per la costituzione del MuDRi. L’ente manterrà il ruolo di coordinatore e propulsore nella fase costituiva del Mudri. Per l’attuazione delle finalità e degli obiettivi del protocollo sottoscritto oggi verrà costituito un Comitato Tecnico di coordinamento.
Tra gli enti aderenti al protocollo i comuni di: Borgo Virgilio, Castelnuovo del Garda, Castiglione delle Stiviere, Curtatone, Desenzano, Goito, Legnago, Marmirolo, Medole, Montichiari, Monzambano, Ponti sul Mincio, Peschiera del Garda, Roncoferraro, Sermide e Felonica, Solferino, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Volta Mantovana e Villafranca; le associazioni: Associazione Culturale Créa di Custoza, Associazione Culturale Faro Tricolore, Associazione Napoleonica d’Italia, Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali “Il Ferruccio”; le Fondazioni e Istituti: Fondazione Fioroni di Legnago, Istituto della Storia del Risorgimento Italiano Comitato di Mantova, Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Istituto Mantovano di storia contemporanea.
Il periodo storico del Risorgimento, che copre l’arco temporale nel corso nel quale si è creato lo stato italiano, ha subito un processo di progressivo oblio, momentaneamente sospeso dalle manifestazioni legate al 150° dell’Unità celebrato nel 2011.
Gli enti che hanno sottoscritto il protocollo, condivideranno un programma d’interventi di partenariato diffuso per migliorare ed estendere l’accesso ai beni risorgimentali e lavorare di concerto per dotare l’area interessata dagli eventi risorgimentali di infrastrutture culturali innovative e adeguate alla domanda culturale-turistica internazionale.