Tutta l’Italia celebra Dante a 700 anni dalla morte e Mantova non può mancare: sarà infatti protagonista con una mostra, organizzata da Palazzo Ducale all’interno del programma nazionale di celebrazioni del sommo poeta, intitolata Dante e la cultura del Trecento a Mantova, dal 16 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022.
L’esposizione, la prima mai dedicata alle arti del XIV secolo della città, mette a fuoco la cultura letteraria e figurativa dei primi del Trecento: sono i decenni che videro Bonacolsi e Gonzaga avvicendarsi alla guida di una città pronta ad affermarsi nel panorama geopolitico del tempo, e che forse ospitò per un breve periodo il “ghibellin fuggiasco”.
Dante fu mai realmente a Mantova? Forse che sì, forse che no. C’è un passaggio della Quaestio de aqua et terra in cui appare l’inequivocabile frase “existente me Mantuae” (mentre ero a Mantova): se l’autore del manoscritto fosse davvero Dante, la circostanza è verosimile ma controversa, la questione sarebbe risolta.
Altro discorso, invece, per la Divina Commedia: due copie manoscritte sono certamente presenti nella biblioteca dei Gonzaga, secondo l’inventario del 1407. D’altronde Mantova fu una delle tre città dove nel 1472 il capolavoro dantesco fu stampato per la prima volta: l’edizione, curata dagli umanisti Colombino Veronese e Filippo Nuvoloni, venne materialmente eseguita da Giorgio e Paolo Puzbach, originari di Magonza.
Diverse, in ogni caso, le opere della reggia che rimandano al sommo poeta: il suo ritratto in una lunetta della Galleria degli Specchi, nell’affresco attribuito alla bottega di Antonio Maria Viani; il calco in gesso ricavato nel 1921 (seicento anni dalla morte di Dante) dal bassorilievo del monumento funebre a Ravenna. Ma è naturalmente Virgilio il legame più stretto e di maggior suggestione con la città: il poeta latino è la guida di Dante attraverso Inferno e Purgatorio e nel XX canto gli rivela il mito della fondazione di Mantova.
L’esposizione sarà inoltre l’occasione per riprogettare interamente l’allestimento delle Sale dell’Appartamento di Guastalla in Corte Vecchia.
Il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi:
Stefano L’Occaso, direttore di Palazzo Ducale:
Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali:
(Interviste di Luciano Purgato – Foto di Museo di Palazzo Ducale Mantova)