Sono 243.677 le vaccinazioni effettuate all’hub La Favorita di Mantova, che è stato inaugurato il 3 aprile e ha chiuso i battenti sabato 30 ottobre, dopo sette mesi di intenso lavoro. La struttura, realizzata all’interno del Grana Padano Arena, ha coperto il 45,63% dell’attività vaccinale della provincia. Gli operatori impegnati nelle attività sono stati in tutto 175, 56 dei quali come volontari: 97 medici, 70 fra infermieri e ostetriche, 8 amministrativi. I dati si riferiscono al periodo compreso fra il mese di aprile e il 21 ottobre, che ha visto un totale di 534.012 somministrazioni nei centri vaccinali massivi di ASST: 76.469 a Castel Goffredo (14,32%), 92.839 a Castiglione delle Stiviere (17,39%), 57.323 a Gonzaga (10,73%), 48.160 a Ostiglia (9,02%), 15.554 a Viadana (2,91%).
L’attività vaccinale di Mantova si trasferirà, a partire dal 2 novembre, alla Palazzina 10 della sede di Ats Val Padana, in via dei Toscani n.1, mentre i centri vaccinali di Ostiglia, Castel Goffredo e Viadana resteranno aperti fino a fine anno. A breve sarà attivato un ambulatorio vaccinale a Pegognaga in Via Donatori del Sangue 10, esclusivamente per i cittadini che devono ricevere la terza dose.
In occasione della chiusura dell’hub il direttore generale di ASST Mara Azzi ha incontrato alcuni rappresentanti del personale e dei volontari e che si sono prodigati per la buona riuscita di questa campagna vaccinale articolata e complessa. Un momento di ringraziamento molto sentito, a cui hanno partecipato anche le autorità locali, in segno di condivisione di un’iniziativa che ha coinvolto l’intera comunità, espressione di un grande spirito di collaborazione.
Sentiamo, al mircrofono del nostro corrispondente Luciano Purgato, proprio la dottoressa Azzi:
Roberto Cirelli presidente del Comitato di coordinamento del Volontariato di Protezione Civile di Mantova:
La Direzione Strategica di ASST ha consegnato targhe di riconoscimento per il prezioso contributo offerto alla campagna vaccinale a 60 associazioni del territorio mantovano, che hanno generosamente messo a disposizione oltre 1.200 volontari. A questi si deve aggiungere il personale sanitario in pensione, che ha donato il proprio tempo gratuitamente.
Dalle testimonianze ascoltate durante la cerimonia, è emerso che l’esperienza nei centri vaccinali ha arricchito le persone dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano. Una pagina drammatica della nostra storia, quella della pandemia, che ha messo in luce però il valore della solidarietà e la forza del lavoro collettivo.
Fra gli altri sono intervenuti il sindaco Mattia Palazzi:
il vescovo Marco Busti: