Sono state presentate anche a Mantova le Giornate Fai di Primavera 2022, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, che festeggiano quest’anno la trentesima edizione. L’evento di punta del FAI, grazie al quale dal 1993 ad oggi sono stati aperti al pubblico e valorizzati più di 14.000 luoghi d’arte e natura in tutta Italia per un totale di oltre 11.000.000 di visitatori, si svolgerà sabato 26 e domenica 27 marzo e avrà come protagonista assoluto il nostro straordinario e ricco patrimonio, da scoprire e riscoprire partecipando alle visite proposte dai volontari del FAI in oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria vigenti.
L’Ottocento sarà il protagonista delle aperture organizzate in città e provincia dalla Delegazione FAI di Mantova, dal Gruppo FAI Giovani e dal Gruppo FAI di Castiglione delle Stiviere e dell’Alto Mantovano: palazzi nobiliari dalle origini antiche, dal passato glorioso, che nel XIX secolo hanno subito profonde trasformazioni, facendoli apparire come oggi li vediamo e li possiamo ammirare in tutto il loro splendore.
In particolare le aperture in città sono due: il Palazzo Municipale, sede istituzionale del Comune di Mantova dal 1797, quando la Congregazione Delegata vi trasferì gli uffici precedentemente ospitati in un’ala del Palazzo Ducale. Appartenuto a Scipione Gonzaga, Principe di Bozzolo, l’edificio entrò nelle disponibilità di quest’ultimo per via ereditaria da Emilia Cauzzi, figlia di Federico II Gonzaga e della sua amante Isabella Boschetti. Al tempo dell’acquisto da parte dell’amministrazione civica, nel 1819, il palazzo era frutto di una sovrapposizione di stili molto diversi. Per questo motivo, nel 1829 viene commissionato un progetto di ristrutturazione all’architetto e professore bergamasco Giovan Battista Vergani, che si occupo di realizzare la facciata e, qualche anno più tardi, la sala consigliare. Il percorso di visita si snoda tra gli ambienti che costituiscono gli odierni uffici comunali, alla scoperta delle tracce e degli elementi che permettono di raccontare non solo la storia di questo palazzo ma, soprattutto, la storia della città, attraverso i suoi cittadini.
L’altra è Palazzo Bonoris, un’occasione unica per conoscere questa residenza nobiliare, mai aperta in precedenza, che conserva decorazioni dal Cinquecento fino ai primi del Novecento. Significativi sono gli spazi derivati dalla ristrutturazione ottocentesca che coinvolge nell’impianto decorativo i più celebri artisti dell’Accademia mantovana. Il percorso di visita si snoda attraverso vari ambienti, caratterizzati da una sovrapposizione di decorazioni di epoche diverse, da soffitti affrescati con soggetto mitologico a sale con volta ad ombrello e decorazioni in stucco, dorature e medaglioni con divinità olimpiche, da soffitti decorati con fini grottesche e trompe-l’oeil a raffinati sovrapporte a volute dorate, per poi ritornare a decorazioni risalenti al tardo Cinquecento, con tracce di paesaggi e storie all’interno di cornici, ultima testimonianza del primitivo nucleo del palazzo.
Il Gruppo FAI di Castiglione delle Stiviere, propone invece due pregiate aperture a Guidizzolo: Palazzo Rizzini Pedrotti, un’antica dimora nobiliare che fu residenza di campagna della ricca famiglia di proprietari terrieri dei Conti Rizzini, la quale vide il suo apogeo nel XIX secolo. Da questo palazzo di villeggiatura, situato nel centro di Guidizzolo, la famiglia poteva sovrintendere ai lavori agricoli della attigua Corte rustica, dell’Ortaglia e del Prato. Il palazzo di Guidizzolo fu costruito ex novo, anche se probabilmente su un edificio preesistente, nella seconda metà del Settecento e in seguito ristrutturato in occasione dell’ultimo matrimonio della famiglia, a metà dell’Ottocento. Dal salone principale si accede ad un locale “destinato ad Oratorio” e, tramite lo scalone, al secondo piano, dove si trovano undici stanze, tutte decorate con gusto eclettico, e una scaletta che conduce al Belvedere. Il Palazzo è stato acquisito negli anni Settanta del Novecento dalla famiglia Pedrotti Cantoni che qui ha istituito un museo con opere di pittori del Novecento.
L’Oratorio di San Lorenzo, luogo singolare da alcuni ritenuto parte di una terramare, semi circondata ancora oggi da un fosso con acqua sorgiva che scaturisce dal fondo stesso. L’Oratorio è stato fondato presumibilmente alla fine del Quattrocento sui resti di un edificio preesistente e, nel 1801, acquistato dai Conti Rizzini, i quali, per la sua ubicazione appartata nella campagna, lo scelsero come sepolcreto di famiglia. Nel 1995 il Comune di Guidizzolo ne è divenuto proprietario ed ha realizzato una efficace opera di restauro. La chiesa, a navata unica e a forma di capanna, è di impostazione romanica. Sulle pareti interne sono conservate pitture votive promosse dalla devozione dei fedeli; affreschi di autori ignoti e di epoche diverse dedicati ai santi e alla Madonna.
Inoltre in città sarà aperta l’Antica Edicola dei Giornali di Piazza Canossa, bene FAI dal 1992. Ma quest’anno c’è un’occasione in più per andare ad ammirare questo bellissimo capolavoro liberty, l’unico rimasto a Mantova del suo genere. Il 19 marzo, alle ore 16.00, verrà inaugurato il nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia, che rientra nel più ampio progetto di valorizzazione di questo luogo portato avanti dalla Delegazione FAI di Mantova. La prima esposizione, dal titolo “MANTOVA: UN PAESAGGIO AL LAVORO”, interesserà alcune foto che hanno partecipato in vari anni al concorso “Campagne”, organizzato dal Consorzio Agrituristico Mantovano e giunto nel 2021 alla sua 15a edizione. L’Edicola sarà aperta tutta settimana e, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, i volontari saranno lieti di accogliere i visitatori per raccontare la storia di questo bene e la mostra in corso.
Ma per gli iscritti FAI sono in serbo anche due serate speciali a Palazzo Bonoris. Sia sabato 26 che domenica 27 marzo, verranno organizzate visite serali seguite da un concerto curato dagli allievi del Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, che segna l’inizio di una collaborazione tra il conservatorio stesso e la Delegazione.
Come sempre le Giornate FAI di Primavera sono possibili grazie al sostegno dei proprietari e/o dei gestori dei luoghi aperti.
Come sempre, durante le aperture, i volontari FAI saranno supportati dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana, che garantiranno la normale gestione del flusso dei visitatori ed il rispetto delle norme di contenimento dei contagi.
Le Giornate FAI sono eventi finalizzati alla raccolta fondi destinati a finanziare le attività del FAI – Fondo Ambiente Italiano; a ciascun visitatore verrà pertanto chiesto un contributo a partire da 3 euro per ogni apertura. Inoltre presso i banchi allestiti in ciascuna apertura sarà possibile iscriversi al FAI godendo eccezionalmente di uno sconto di 10 euro su tutte le quote di iscrizione.
La prenotazione è obbligatoria. In ottemperanza alle disposizioni di legge, per poter partecipare alle Giornate FAI di Primavera, è necessario essere in possesso del “Green Pass rafforzato”.