Un flusso continuo di gente fin da sabato 13 agosto, giorno di apertura della Fiera delle Grazie, che è proseguito sino alla sera del 16. Le impressioni che si fosse nel mezzo di una manifestazione dai grandi numeri c’erano tutte e i dati lo hanno certificato: nei parcheggi sono infatti stati staccati 18.581 biglietti tra auto, moto e abbonamenti (17.869 auto, 379 moto e 333 abbonamenti). A questi vanno poi sommate le migliaia di pellegrini che hanno raggiunto il borgo di Grazie a piedi o in bicicletta.
Lo spiega bene il vice sindaco di Curtatone Federico Longhi che è anche il responsabile per l’Amministrazione Comunale del progetto Fiera della Grazie: “Le sensazioni sono state da subito molto positive. Ieri sera abbiamo avuto anche la certificazione dai parcheggi che hanno visto un incremento di oltre mille tagliandi staccati rispetto all’ultima Fiera di pari giorni, ovvero quattro, nel 2018” sottolinea Longhi. Questo è indice senz’altro di una grande affluenza che avevamo comunque ampiamento percepito vivendo la Fiera delle Grazie e mi piace usare questo termine perché con tutta la squadra degli Amministratori abbiamo vissuto ogni iniziativa, dal primo all’ultimo momento, dalla mattina presto alla notte, tutti i giorni, tutti insieme. E’ stato davvero qualcosa di speciale, un plus che ci ha portato a raggiungere un importante traguardo per questa Fiera, che abbiamo sempre definito come la “Fiera della ripartenza. Siamo già pronti quindi a scrivere quelli che possono essere i miglioramenti da apportare per l’anno prossimo e ci proiettiamo così carichi di entusiasmo alla Fiera del 2023 con la quale ci avvicineremo al 50° del Concorso dei madonnari che celebreremo l’anno successivo” conclude il vice sindaco.
Grande successo anche per le opere dei 143 Madonnari impegnati a realizzare le loro opere dal 14 al 15 agosto. A vincere il 48esimo Incontro Nazionale dei Madonnari è stata la Maestra Michela Vicini con il suo “Terzo Sigillo”. L’artista ha voluto inserire l’attualità in una delle pagine dell’Apocalisse di San Giovanni, Vediamo la pace davanti a una delle conseguenze della guerra, la carestia, segno che vi è sempre possibilità di pace.
(Foto di Leonardo Rizzato)