
Il Museo archeologico Postumiae Antiquarium di Gazoldo degli Ippoliti (Mn) sarà inaugurato domenica 30 marzo, e si presenterà come una delle prime realtà fruibili in Lombardia, con la rimozione delle barriere fisiche e cognitive per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura e alle tematiche dell’archeologia.
L’idea dell’istituzione di un museo archeologico che avesse come riferimento fondamentale i territori mantovani attraversati dalla strada consolare romana Postumia, la cui realizzazione risale al 148 a.C., ebbe origine nell’anno 1996 a Cremona, dove si tenne un convegno nazionale dal titolo “Postumia optima via, archeologia e storia intorno a una grande strada romana alle radici dell’Europa”.
La raccolta museale di Piubega approdò nell’anno 2021 a Gazoldo degli Ippoliti, negli spazi della Rocca Palatina degli Ippoliti, grazie ad un accordo tra l’amministrazione comunale, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Mantova e l’Associazione Postumia. È uno dei più antichi edifici storici del paese che fu feudo della famiglia Ippoliti con diretta investitura imperiale concessa nel 1354 ed in essere sino alla fine del Settecento.
Il palazzo, di pregio storico ed artistico, ora presenta nelle sue sale il nuovo allestimento multimediale con l’esposizione di circa 3.000 reperti archeologici del territorio circostante. Il restauro e l’allestimento attuali del Museo, iniziati nell’anno 2023, sono in capo al Comune di Gazoldo degli Ippoliti, che ha beneficiato del finanziamento previsto dal bando PNRR nell’ambito dell’investimento per il patrimonio culturale Nextgeneration-EU, per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura.
Il percorso espositivo è posto su due piani in sei sale, all’ingresso si trova la biglietteria e la reception. Le sei sale si sviluppano, presentando un periodo storico di circa 9.000 anni, con le seguenti tematiche: al piano terra, nella prima troviamo Introduzione e Storia delle ricerche, nella seconda Neolitico antico, medio, recente e finale, Età del Rame, nella terza, Terramara di Bellanda. Al primo piano abbiamo la quarta tematica, Palafitte, Età del Bronzo antico, poi la quinta, Terramaricolo con Età del Bronzo medio e recente, mentre ben distinti troviamo il Bronzo finale e l’Età del ferro. L’ultima tematica, la sesta, comprende Età romana, Medioevo e Rinascimento. Un’audio guida accompagna il visitatore lungo il percorso espositivo, realizzata in italiano e inglese, è scaricabile sui dispositivi mobili tramite pannelli QRCODE posti in ogni sala.
Per permettere la fruizione del museo alle persone ipovedenti o cieche sono stati realizzati: un percorso podotattile, mappe tattili in Braille, postazioni multimediali per esperienze tattili con reperti museali riprodotti in 3D e un’audio guida molto dettagliata per ogni sezione del Museo. Per i disabili motori sono state allestite teche con reperti e didascalie esposte ad altezze consoni per la loro fruizione e monitor per la visione di video. Gli utenti sordi possono fruire, lungo il percorso espositivo, di una video guida e video realizzati nella lingua italiana dei segni.
Nelle quattro sale principali dei monitor con video presentano, in lingua italiana, inglese e LIS, immagini relative alle tematiche delle sale e del territorio, oltre che ai Musei e siti archeologici presenti nelle regioni confinanti. È un invito rivolto ai visitatori per approfondire le conoscenze dal “Museo al territorio” al fine di creare sinergie e collaborazioni con altri Istituti archeologici. Al centro delle quattro sale dei tappeti grafici evidenziano i luoghi di provenienza dei reperti esposti. Dei pannelli grafici presentano le varie sezioni delle sale, per consentire ai fruitori ulteriori approfondimenti tematici.
(Foto da pagina Facebook del Comune di Gazoldo degli Ippoliti)
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