Palazzo Ducale è pronto ad aggiungere alla sua già ricca proposta museale, un importante percorso. I numerosi visitatori che si prevedono affollare la reggia dei Gonzaga durante questo weekend pasquale potranno godere di un ampio percorso che attraversa tutta la Corte Nuova, dalla Sala di Manto fino alle Gallerie Metamorfosi, con il consueto biglietto d’ingresso al museo. Di seguito un elenco di tutte le novità che troveranno i visitatori lungo il percorso museale a partire da sabato 8 aprile.

Appartamento di Troia

L’Appartamento di Troia progettato da Giulio Romano per Federico II Gonzaga intorno agli anni Trenta del Cinquecento è uno dei gioielli di Palazzo Ducale di Mantova. I quattro ambienti visitabili – la Sala dei Cavalli, la Camera delle Teste, il Camerino dei Cesari e la Sala di Troia – ospitano l’importante collezione di statuaria classica, una delle più prestigiose del nord-Italia, che si pone in stretta relazione con i soggetti mitologici dell’apparato decorativo cinquecentesco.

 

Galleria dei Mesi

Sono state collocate, sulla testata ovest, due riproduzioni realizzate con tecniche di scansione tridimensionale dei bassorilievi che originariamente ornavano le parti superiori ai lati del passaggio, di fianco all’esedra di testata. I bassorilievi originali sono a Palazzo Te dai primi dell’Ottocento; nel 1811 furono staccati a massello, per essere destinati alla camera delle Cariatidi di Palazzo Te. Ne furono staccati in realtà solo tre, poiché il Kronos/Saturno che fu realizzato da Giulio Romano intorno al quadrante di un orologio – il primo orologio monumentale di un interno rinascimentale, rimase in sito.

 

La Galleria della Mostra

Due sculture in terracotta raffiguranti angeli nell’atto di reggere un cartiglio in bronzo, erano collocate da decenni nella Galleria Nuova di Corte Vecchia, tra la Sala degli Arcieri e la Sala dei Papi. Recentemente le due opere sono state oggetto di un intervento conservativo, anch’esso con finanziamenti statali, affidato a Chiara Ceriotti della ditta Arké, sotto la direzione interna di Daniela Marzia Mazzaglia.

Il restauro ha rivelato il passato delle sculture: dai documenti scopriamo che in origine le statue dovevano essere quattro.

Il quartetto di statue era stato pensato per ornare le due testate della Galleria della Mostra, il sontuoso spazio espositivo lungo circa 64 metri che i Gonzaga avevano fatto realizzare a cavallo tra Cinque e Seicento per esporvi la loro pinacoteca.

A conclusione del restauro, si è deciso di riportare le due opere nella Galleria della Mostra, nella loro originaria collocazione, dove il pubblico può attualmente ammirarle.

 

Cortile Cavallerizza

Il Cortile della Cavallerizza è uno degli episodi architettonici più originali del complesso ducale ed è possibile apprezzarlo affacciandosi dalle aperture della Galleria della Mostra. Ora il cortile può essere apprezzato in tutta la sua vivacità non solo formale ma anche cromatica, attraverso le tenui coloriture ripristinate sugli intonaci.

 

La riapertura di Corte Nuova – afferma il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occasoè un punto d’arrivo molto importante nel grande progetto di riorganizzazione organica dei percorsi e delle collezioni di Palazzo Ducale. I nuovi pannelli illustrativi delle sale, le didascalie per ogni opera, il ritorno dei due “angeli” reggicartiglio nella loro collocazione originaria, i restauri conclusi della Galleria dei Mesi (estradosso e intradosso della volta) e dei fronti interni del Cortile della Cavallerizza e i nuovi reperti della Wunderkammer concorrono ad accrescere sempre più l’esperienza di visita per il pubblico. Ammirare dopo oltre un anno di lavori la galleria dei Mesi restaurata è un’emozione e anche la grande sala di Troia torna, con il nuovo allestimento, a proporre al visitatore i suoi molteplici punti di vista, la sua prospettiva fluttuante”.

(Foto da ufficio stampa)




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