Legambiente e Ambiente Italia hanno realizzato la tradizionale indagine “Ecosistema Urbano 2023“, un report sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo che quest’anno giunge alla sua trentesima edizione: nella top ten le stesse protagoniste dello scorso anno, seppur con diversi piazzamenti.
Lontane dalla vetta le grandi città, le migliori sono Venezia, 11ª, e Bologna, 23ª, la nota positiva è costituita dal fatto che il valore medio delle performance delle 105 città esaminate è aumentato. A fronte della percentuale del 100% di un centro urbano ideale, la media si è spostata in avanti di tre punti, dal 53,41 di 12 mesi fa al 56,41 attuale.
Le città sul podio sono Trento, Mantova e Pordenone, superando quota 80 per cento, mentre l’anno scorso la vincitrice Bolzano – stavolta nona, davanti a Belluno – si era fermata a 79.
Migliorati i dati legati al trasporto pubblico locale, il cui volume resta comunque lontano dalle eccellenze europee. Ci sono miglioramenti nel campo dei rifiuti, non solo nella raccolta differenziata (prima è Ferrara, con l’87,6 %, media dei capoluoghi salita a 62,7 per cento) ma pure nella produzione, calata da 526 a 516 kg annui pro capite. In crescita l’estensione delle isole pedonali.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, si rilevano l’inserimento del nuovo indicatore delle Pm 2,5 (polveri ancora più “sottili” delle Pm 10) e qualche passo avanti complessivo, nonostante la situazione più pesante sul fronte dell’ozono.
Per contro, sempre alla luce della sommatoria di tutti i risultati, c’è un lieve rialzo nella media delle perdite della rete idrica (con il 36,2% dell’acqua potabile che non raggiunge i rubinetti, passando dal 9,4% della virtuosa a Pavia al 67,7% della “sprecona” Massa), si evidenzia una crescita di consumo di suolo e, soprattutto, aumenta ancora il già preoccupante tasso di motorizzazione delle città: oltre a Venezia, la sola Genova si mantiene sotto il livello di 50 auto ogni 100 abitanti.
(Foto da archivio)