Venerdì 17 gennaio avrà inizio la decima edizione di MantovaMusica. Un progetto profondamente radicato sul territorio che, anno dopo anno, offre al pubblico grandi eventi musicali. In questa nuova edizione sarà presentata una proposta musicale complessa, ricca e significativa: l’attenzione al talento rappresentato dalle giovani generazioni di Società della Musica, alle esigenze del pubblico più tradizionale di musicofili dei Concerti della domenica, la necessaria inclusione dei repertori e delle pratiche artistiche contemporanee di Eterotopie, sono i punti di forza di un progetto che attinge alla fantasia e alla consapevolezza della direzione artistica.

Oggi, forse come non mai, è necessario continuare non solo ascoltare ma parlare di musica, farne un punto essenziale del nostro rapporto col mondo, e accettare così di includere la meraviglia dell’ascolto musicale, con il complesso di emozioni e pensieri che provoca, tra le nostre abitudini quotidiane. Perché ascoltare musica è un atto poetico, sociale e politico, nel senso più alto del termine, che migliora le nostre vite.

 

Venerdì 17 gennaio 2025

Auditorium Monteverdi

ore 21.00

CONCERTO INAUGURALE

della decima stagione concertistica di MantovaMusica

Alexander Romanovsky, pianoforte

musiche di F. Liszt

Il concerto inaugurale di MantovaMusica, dopo l’anteprima del 3 gennaio a Palazzo Te, vedrà ospite il pianista italo-ucraino Alexander Romanovsky, vincitore nel 2001, a soli 18 anni, del primo premio al Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni”.

Da allora la sua attività concertistica include impegni con la Royal Philharmonic, National Philharmonic of Russia, la Tokyo Metropolitan, la Tokyo Symphony Orchestra e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, recital al Concertgebouw di Amsterdam, al Festival Pianistico di Brescia e Bergamo ed alla Tchaikovsky Concert Hall di Mosca.

Romanovsky propone per Mantovamusica un recital con i 12 Études d’exécution trascendente di Franz Liszt, composti nel 1852, all’apice della fama del grande virtuoso ungherese, nato nel 1811. Pagine di impressionante virtuosismo, gli Études esprimono la quintessenza del pensiero musicale lisztiano, rappresentante di quel romanticismo europeo in cui impegno civile, sensibilità profonda per i fenomeni naturali, coscienza delle proprie radici e spirito rivoluzionario, convivono in un’opera che ancora oggi non ha perso nulla della sua eccezionale carica emotiva.

 

A questo link la prima parte del programma 2025: programma MantovaMusica.

 

(Foto da Pixabay)




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