Esami e visite direttamente nelle strutture per disabili: cresce il progetto ideato dal Percorso Delfino-DAMA, nell’ambito della Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, durante l’emergenza Covid. L’iniziativa prevede che il personale possa uscire dall’ospedale per raggiungere i pazienti nei luoghi a loro più familiari.

Dopo un confronto con i referenti delle comunità territoriali, vista la soddisfazione riscontrata, la struttura diretta da Antonia Semeraro ha ottenuto dalla direzione di ampliare l’attività clinica extraziendale, garantendo anche l’esecuzione di valutazioni specialistiche otorinolaringoiatriche-foniatriche, internistiche, cardiologiche in sede.

I professionisti del Dama gestiscono circa 1.500 pazienti con grave deficit cognitivo, attraverso percorsi protetti all’interno dell’ospedale. Gli ambulatori dedicati all’attività programmata, Otorinolaringoiatria e Foniatria, Gastroenterologia, erano stati chiusi durante la fase più critica dell’epidemia.

A maggio la riapertura, contestualmente all’avvio in parallelo della nuova iniziativa, che prevede l’esecuzione di prestazioni all’interno delle 44 strutture per disabili della provincia. In un primo momento sono stati eseguiti solo esami ematobiochimici, rilevazioni multiparametriche,  elettrocardiogrammi, tamponi antigenici e molecolari per Sars-Cov2.

Ora il ventaglio di prestazioni si è ampliato per rispondere in modo sempre più articolato alle esigenze di questi malati, che spesso hanno difficoltà a collaborare e a rispettare le restrizioni richieste per contrastare il rischio di contagio e che con la modalità di cura introdotta si sentiranno così più a loro agio e verranno assistiti in un contesto familiare.

Vengono gestiti negli ambulatori del Poma i casi che richiedono particolari approfondimenti strumentali. Direttamente nelle strutture, invece, i casi meno complessi, con particolare riferimento ai programmi di screening.

L’attività del personale Delfino all’interno delle strutture ha potuto tra l’altro contare sulla disponibilità di un elettrocardiografo portatile e di un monitor multiparametrico, il primo messo a disposizione dalla Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, a cui il Dama fa capo, il secondo dalla Fondazione Comunità Mantovana e dagli Amici del Percorso Delfino.

 

(Nella foto, inviata da ufficio stampa Ass – Mantova, l’équipe Delfino)




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